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Film italiani del 1983Film commediaFilm ambientati nel LazioFilm diretti da Bruno CorbucciFilm sul calcio


film1983Bruno CorbucciRomaBraccianoBraccianoManziana


































































Il diavolo e l'acquasanta
Paese di produzione Italia
Anno 1983
Durata 93 min
Rapporto 1,85 : 1
Genere commedia
Regia Bruno Corbucci
Soggetto
Mario Amendola, Bruno Corbucci
Sceneggiatura Mario Amendola, Bruno Corbucci
Produttore Galliano Juso
Casa di produzione Cinemaster S.r.l.
Fotografia Giorgio Di Battista
Montaggio Daniele Alabiso
Musiche
Guido De Angelis, Maurizio De Angelis
Costumi Alessandra Cardini

Interpreti e personaggi



  • Tomas Milian: Bruno Marangoni


  • Savina Gersak: Silvana Marangoni


  • Piero Mazzarella: don Gaetano Morelli


  • Margherita Fumero: Margherita


  • Giacomo Rizzo: Elpidio Esposito


  • Andrea Aureli: Gioielliere Bernocchi


  • Franco Bracardi: il titolare del ristorante


  • Enzo Andronico: brigadiere Andronico


  • Alfredo Rizzo: il sindaco


  • Luca Sportelli: Ilario Fiore


  • Aldo Matarazzi Ralli: l'allenatore


  • Leonardo Cassio: carabiniere Santagata


  • Annabella Schiavone: Elena, la moglie del sindaco


  • Leo Gavero: il vescovo


  • Danila Trebbi: Danila


  • Mario Donatone: il commissario


  • Diego Cappuccio: commesso in gioielleria


Doppiatori italiani



  • Ferruccio Amendola: Bruno Marangoni


  • Vittoria Febbi: Silvana Marangoni


  • Sergio Tedesco: il commissario



Il diavolo e l'acquasanta è un film del 1983 diretto da Bruno Corbucci.



Trama |


Bruno Marangoni, ex centravanti della Roma, è caduto in disgrazia dopo aver abbandonato il calcio a causa di una serie di infortuni, ed ora vive di espedienti e piccole truffe.
Arriva perfino spesso a simulare il suicidio minacciando di gettarsi dal Colosseo, e nell'ultima circostanza viene "salvato" da Don Gaetano, un prete ex scalatore, parroco di un immaginario paesello del Lazio (le scene sono ambientate a Bracciano nell'immaginario paese di Castelfranco).
Marangoni, decide quindi di traslocare con la provocante compagna nella sacrestia del povero parroco, colpevole di averlo salvato e quindi, a suo modo di vedere, in dovere di ospitarlo.


Don Gaetano, grande appassionato di calcio e con a cuore le sorti della sfortunata squadra del Castelfranco, cerca di avere un tornaconto dal suo scomodo ospite invitandolo a diventare allenatore-giocatore della squadra. Marangoni è tuttavia intenzionato soltanto a portare scompiglio nella comunità con una serie di truffe in attesa del grande colpo che possa sistemarlo per sempre. In realtà, al di là di questo subdolo fine, a frenarlo è la sua ritrosia verso il mondo del pallone, che l'aveva portato dagli altari alle polveri. Ma a poco a poco, un po' per convenienza, un po' per il richiamo della passione, Marangoni accetta la proposta di Don Gaetano, e risolleva, da solo allenatore, le sorti della squadra portandola in "zona promozione", pur continuando le sue attività losche.


Quando il bottino accumulato è interessante ma le sue truffe più grandi vengono scoperte, Marangoni abbandona la squadra alla vigilia dell'incontro decisivo verso nuovi lidi. Tuttavia, mentre è in fuga, non resiste ad aggiornarsi sull'autoradio sull'andamento del match-promozione: sentendo che la sua squadra perde tre a zero, inverte marcia e torna al campo sportivo. Caso vuole che il capitano dell'altra squadra dilettantistica sia un ex professionista che fu a suo tempo l'autore del becero fallo che gli aveva di fatto rovinato la carriera.
Marangoni arriva all'inizio del secondo tempo e scende in campo di persona. Sbeffeggia l'odiato avversario e segna i quattro spettacolari gol, l'ultimo a tempo scaduto, che regalano a Don Gaetano la promozione ed a lui, in lacrime, la vera rivincita con la vita.



Produzione |


Il film venne girato interamente nei dintorni di Roma.


Il campo di calcio della squadra del Castelfranco allenata da Marangoni (Milian) è quello del Bracciano (Roma), situato in Via Santa Lucia.


La casa in cui vive Don Gaetano (Mazzarella) è oggi l’Agriturismo "La Caldara" in Via Lazio 52 a Manziana (Roma), ancora oggi molto usato come situation cinematografica.



Collegamenti esterni |






  • (EN) Il diavolo e l'acquasanta, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


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