Leopoldo Fregoli Indice Biografia | Fregoli visto da diversi "Fregoli" | Curiosità | Filmografia | I...


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«Fregoli!. Come dire Zakatam! O Zip, o Flash...Una parola che evoca un effetto fulminante! ...star mondiale della belle Epoque ma ancor più enfant prodige senza tempo, così mi piace immaginarlo: un bambino che si diverte a trasformarsi, fare scherzi, sparire e apparire come un folletto iperattivo. E come ogni creatura di fantasia continuerà a vivere, perché noi ne abbiamo bisogno...»


(Arturo Brachetti, Fregoli-la biografia, 2011[1])



Leopoldo Fregoli


Leopoldo Fregoli (Roma, 2 luglio 1867 – Viareggio, 26 novembre 1936) è stato un trasformista, attore, regista e sceneggiatore italiano.


È ricordato per la sua abilità nel trasformismo scenico che gli consentiva di cambiare in pochi secondi la caratterizzazione del personaggio che andava a interpretare. Considerato il trasformista per antonomasia, per lui è stato coniato il neologismo fregolismo, talvolta utilizzato per indicare un altro genere di trasformismo, il trasformismo politico. In riferimento a lui è stato coniato anche il termine sindrome di Fregoli, relativo a una malattia psichiatrica caratterizzata dal delirio di persecuzione da parte di un individuo che, ogni volta, appare con una fisionomia diversa[2].




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Fregoli visto da diversi "Fregoli"


  • 3 Curiosità


  • 4 Filmografia


    • 4.1 La serie Fregoli




  • 5 I numeri teatrali


  • 6 Opere


  • 7 Note


  • 8 Bibliografia


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Biografia |




Locandina di Fregoli del 1900




Pagina de "Il mattino illustrato" del 1936: Ettore Petrolini, Antonio Gandusio e Leopoldo Fregoli sulla spiaggia di Viareggio.


Figlio di una famiglia di modeste ma dignitose condizioni (il padre era maggiordomo del Conte Luigi Pianciani, primo sindaco di Roma), orfano di madre dall'età di cinque anni, fin dall'adolescenza, Fregoli (come veniva semplicemente chiamato) pur cambiando molti lavori, iniziò a frequentare alcune compagnie teatrali, fece diverse esibizioni come comico, illusionista e anche cantante.


Durante il servizio militare svolto in parte a Massaua in Africa diede vita ad alcuni spettacoli, esibendosi con numeri di magia e monologhi teatrali. Per via dello scarsissimo numero di attori fu costretto a coprire da solo diversi ruoli, con molti cambi d'abito e di carattere. Nacque così il genere di spettacolo su cui costruì la sua carriera artistica: il trasformismo.[3]
Negli ultimi mesi del 1890 tornò a Roma ricominciando dalla gavetta nei locali romani. Notato da un influente impresario teatrale debuttò ufficialmente nel marzo 1891 presso il Cafè-chantant "Esedra"[4]


Nel 1892 fondò una compagnia teatrale, (Compagnia di Varietà Internazionale) con la quale, nel giro di un biennio, fece spettacoli in tutta Italia[5] sfruttando le sue doti di trasformista e l'abilità di cambiare voce, abiti e modo di muoversi con frenetica velocità. Nel 1893 si sposò con Velia, una ragazza conosciuta un anno prima a Livorno durante una sua tournée.[6]


Nel 1894 debuttò all'estero presso il teatro Principal di Barcellona, dando poi vita ad una tournée spagnola che toccò le città di Madrid, Siviglia, Cordova, Valencia e Xeres[7]
Tra il giugno 1895 e il febbraio 1896 fece una tournée in America Latina esibendosi in Argentina, Brasile e Uruguay, poi nel maggio del 1896 debutta negli Stati Uniti dove rimarrà in tournée per 6 mesi[8].


Nel marzo 1897 Fregoli si trasferì a Londra, andando in scena al teatro "Alhambra". Nello stesso anno tornò in sudamerica per poi riprendere la via dell'Europa a settembre[9]. Verso la fine del 1897, durante un suo spettacolo al teatro "Des Cèlestins" di Lione, Fregoli conobbe i fratelli Lumière[10], dai quali ereditò subito la passione per il neonato cinematografo. Dopo aver acquistato un apparecchio di proiezione realizza dei corti che propone durante i suoi spettacoli per molti anni, divenendo tra i primi a portare in teatro la nuova invenzione, che lui ribattezzò Fregoligraph[11]. Fino al 1905 interpretò e diresse molte pellicole.


Nel settembre 1898 si trasferì ad Asti dove fece costruire dall'Impresa Luigi Scialuga una villa alla quale dette il nome della moglie Velia[12]. Visse ad Asti fino al 1912. Nel dicembre del 1898 tornò a fare tappa nella sua città, Roma, esibendosi in uno dei più bei teatri della capitale: Il "Valle". La sera del debutto il teatro era gremito in ogni ordine di posti e, tra il pubblico, sedevano importanti personalità del mondo letterario, teatrale ed istituzionale. Tra questi spiccava Eleonora Duse, che espresse il desiderio di conoscere personalmente Fregoli, che dopo lo spettacolo la raggiunse per riceverne gli elogi[13].









«...Eleonora Duse, si sa, non andava mai sopra un palcoscenico, quando non recitava. Manifestò, però, il desiderio di conoscermi e di parlarmi ed io, prima della fine dello spettacolo, mi recai per pochi minuti nel suo palco di proscenio. Con una voce soavissima, indimenticabile, mi disse parole che conservo gelosamente, come un tesoro, dentro di me. In un suo "bravo Fregoli" mi parve fosse l'essenza più pura di tutti gli elogi e di tutti gli applausi che m'erano stati elargiti nelle diverse parti del mondo.»


(Leopoldo Fregoli, Fregoli raccontato da Fregoli, Rizzoli, 1936[14])



Una delle tante caratterizzazioni di Fregoli




Fregoli "donna"


Nei primi anni del 1900 intraprese spettacoli e tournée in tutta Italia e all'estero, raggiungendo l'apice della sua carriera e della sua fama internazionale. In quegli anni furono numerose le sue tournée italiane, che toccarono i più prestigiosi teatri dell'epoca ed ebbero sempre un enorme successo. Si esibì inoltre in alcuni importanti teatri in varie città del mondo, tra le quali:Marsiglia, Bruxelles, Lisbona, Londra, San Pietroburgo, New York, Città del Messico, Barcellona, Berlino, Vienna, Rio de Janeiro, Madrid, Tunisi, Il Cairo, Buenos Aires, Tripoli, Parigi, Algeri e Montevideo.


Nel 1906 incise un disco 78 giri presso la neonata "Società Italiana di Fonotipia" di Milano per la relativa collana "serie dei grandi cantanti comici italiani"[15]. Il 16 giugno 1909, sull'onda del suo incredibile successo mondiale, venne invitato ad esibirsi nella sala pia del Vaticano. Venne poi ricevuto in udienza dal pontefice Pio X[16]. Nel dicembre 1911 si separò dal suo storico impresario Giuseppe Paradossi, passando l'incarico al suo amico d'infanzia Virgilio Crescenzi. La gestione Crescenzi si rivelò disastrosa tanto che questi improvvisamente scappò, lasciando un deficit finanziario di 500.000 lire, cifra enorme per l'epoca[17].



Nel 1913, dopo soli due anni dall'addio a Paradossi, Fregoli era sul lastrico. Dopo lo sconforto iniziale sfruttò il suo talento artistico per uscire da quella situazione; organizzò subito una nuova tournée in Spagna, anche in città dove non si era mai esibito. Tornò in Italia esibendosi a Trieste presso il teatro "Politeama Rossetti", a Roma al teatro "Costanzi" e al "Politeama" di Napoli. Vendette inoltre Villa Velia, la sua casa di Asti dove abitava dal 1898. In breve tempo riuscì a risollevarsi (ma mai del tutto, a causa del periodo bellico) e riprese a pieno regime le sue tournée internazionali, tra le quali toccò per la prima volta anche Cuba.




Leopoldo Fregoli, Luigi Chiarelli e Antonio Gandusio nel 1920


Nel maggio 1915 intraprese una nuova tournée sudamericana che durò all'incirca un anno. Nel 1916 si esibì a Parigi nei teatri "Bernhardt" e "Belleville". Tra il 1918 e il 1919 Fregoli accarezzò più volte l'idea di ritirarsi dalle scene, fermando per diversi mesi le sue attività artistiche. Ritornerà invece in scena nel marzo 1919 con una serie di esibizioni a Napoli presso il teatro "Politeama Giacosa"[18]. Tra il 1920 e il 1924 si esibì in diverse tournée italiane ed europee, per poi tornare in sudamerica nel 1925.


Nel febbraio del 1925, in Brasile, Fregoli mise in scena l'ultimo spettacolo della sua vita e nell'aprile dello stesso anno annunciò il suo ritiro dalle scene. In breve tempo vendette tutto il suo materiale scenico e si ritirò a vita privata nel buen retiro di Viareggio, dove morì il 26 novembre 1936. Venne in un primo momento sepolto a Viareggio, ma per volontà familiari nella primavera del 1938 le spoglie vennero trasferite a Roma nel cimitero del Verano, dove Fregoli riposa tuttora[19].



Fregoli visto da diversi "Fregoli" |


Nel 1954 fu un istrionico artista romano ad interpretare Fregoli nella pellicola Gran Varietà: Alberto Sordi[20].
Si trattava di un film ad episodi prodotto dalla Excelsa-Roma film, per la regia di Domenico Paolella.
In uno di questi episodi, intitolato proprio "Fregoli", Sordi interpreta la parte del poliedrico trasformista.


La sua vita è poi stata narrata nel 1981 nell'omonimo sceneggiato televisivo - Fregoli diretto da Paolo Cavara e interpretato da un suo epigono e anche egli stesso trasformista dello spettacolo: Gigi Proietti.


Ma fu lo stesso Fregoli a raccontare se stesso, la sua vita e la sua carriera, in un libro autobiografico pubblicato nel 1936 con il titolo Fregoli raccontato da Fregoli, riletto e ripubblicato nel 2007 a cura dell'allievo per antonomasia dell'attore-trasformista: Arturo Brachetti[21], che con la Compagnia della Rancia ha portato poi in scena un musical intitolato Fregoli[22].



Curiosità |




Fregoli nei panni di un uomo anziano in una delle sue trasformazioni



  • La sua vita si intrecciò spesso con quella di altri personaggi di spicco della sua epoca, quali Eleonora Duse, Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Ermete Zacconi, Ettore Petrolini, Georges Méliès, Sarah Bernhardt, Ermete Novelli, Pio X, Pietro Badoglio, Antonio Gandusio, Gabriele D'Annunzio, Trilussa, i fratelli Lumière, Eugenio Montale.[23]

  • Nel 1897 nasce in Svizzera Arthur Petronio, che viene indicato da tutte le biografie come figlio illegittimo di Fregoli[24], come lo stesso Petronio poi dichiarerà. In futuro Petronio diverrà apprezzato musicista, poeta e scrittore.

  • Nel libro Le interviste impossibili di Giorgio Manganelli si trova un'intervista immaginaria a Fregoli.

  • Il nome del trasformista romano compare anche nel titolo di una storia Disney apparsa sul numero 913 di Topolino del 1973: Zio Paperone e il fotofregoli [25].

  • Quando viaggiava Fregoli portava con sé un corredo pesante circa 30 tonnellate: comprendeva, tra l'altro, non meno di 800 costumi e 1.200 parrucche (da: Spigolature - La Settimana Enigmistica n. 4332 del 2.4.2015).

  • Sulla tomba di Fregoli campeggia l'epitaffio: Qui Fregoli compì la sua ultima trasformazione.



Filmografia |




  • Danse serpentine I e II, film dei fratelli Lumière. (1897)


  • Fregoli the protean artiste, R. W. Paul Instrument Company, regia di Robert William Paul. (1898)


  • Après le lancement: sortie des invités et du public, film dei fratelli Lumière.(1899)


  • Homme-Protèe, regia di Georges Méliès[26]. (1899)


  • La poupèe-acte I e acte II, film dei fratelli Lumière. (1901)



La serie Fregoli |


È chiamata Serie Fregoli l'insieme dei film prodotti da Fregoli nei quali è regista o attore protagonista.




  • Fregoli retroscena o Fregoli donna (1898)


  • Fregoli prestigiatore o Fregoli 1 giochi di prestigio (1898)


  • Giochi di prestigio 2 (1898)


  • Fregoli al restaurant (1898)


  • Pere cotte (1898)


  • Fregoli in palcoscenico o Fregoli barbiere maldestro (1898)


  • Fregoli morte o Fregoli dopo morto - Regia dei fratelli Lumière - (1898)


  • Ermete Novelli legge il giornale o Impressioni di Ermete Novelli - Con Ermete Novelli. (1899)


  • Burla al marito (1899)


  • Bagni di mare o Bagni di fine secolo (1899)


  • Fregoli barbiere mago (1899)


  • La serenata di Fregoli o Fregoli in campagna (1899)


  • Fregoli maestro di musica (1899)


  • Fregoli soldato I e II (1899)


  • Bianco e nero (1902)



I numeri teatrali |




  • Il camaleonte (1889)


  • Le educande di Sorrento (1889)


  • Pipelet (1891)


  • Mimì (1891)


  • Maestri d'operetta (1891)


  • Debutto della principessa Pignatelli (1892)


  • Pozzo fa 'u prevete? (1892)


  • Esperimenti di negromanzia e illusionismo moderno (1892)


  • Arrivo del professor Sambajon (1892)


  • Gran via (1892)


  • Do-Re-Mi-Fa (1893)


  • Eden-concerto (1894)


  • El mi ladron (1895)


  • Dorotea (1895)


  • Eldorado (1895)


  • Histoire d'un Pierrot (1897)


  • L'ape (1897)


  • Relampago o Il cameriere lampo (1898)


  • Le nozze di Pierrot (1899)


  • Una notte d'amore (1900)


  • La ragnatela (1900)


  • L'onestà (1902)


  • Faustino (1904)


  • Fregolineide (1905)


  • Le théatre à l'envers (1910)


  • Salamina (1912)



Opere |




  • Fregoli raccontato da Fregoli. Le memorie del mago del trasformismo, Milano, Rizzoli, 1936.


  • Fregoli sa vie et ses secrets, Nohain e Caradec, La Jeune Parque, 1968


  • Les mirabolantes aventures de Fregoli, Patrick Rambaud, ed. Bourin, 1991


  • Fregoli la biografia, Alex Rusconi, ed. Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2011



Note |




  1. ^ Rusconi, Prefazione Pag.5/7


  2. ^ N. Ashraf, D. Antonius; A. Sinkman; K. Kleinhaus; D. Malaspina, Fregoli syndrome: an underrecognized risk factor for aggression in treatment settings., in Case Rep Psychiatry, vol. 2011, 2011, p. 351824, DOI:10.1155/2011/351824, PMID 22937404.


  3. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.2 Pag.30.


  4. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.41


  5. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.43


  6. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.3 Pag.46.


  7. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.4 Pag.55/57


  8. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.5/6 Pag.60/88


  9. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.93/94


  10. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.96


  11. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.6 Pag.97


  12. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.105


  13. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.110


  14. ^ vedi bibliografia-"Fregoli raccontato da Fregoli", Leopoldo Fregoli-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.7 Pag.110


  15. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.10 Pag.158


  16. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.10 pag.164


  17. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.11 Pag.173/174


  18. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.12 Pag.183


  19. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.13 Pag.196/214


  20. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.14 Pag.216


  21. ^ Vedi bibliografia-"Fregoli raccontato da Fregoli", Arturo Brachetti-Leopoldo Fregoli


  22. ^ Fonte: Apriteilsipario.it.


  23. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi


  24. ^ vedi bibliografia-"Fregoli la biografia", Alex Rusconi-Cap.15 Pag.287


  25. ^ Scheda su:Zio Paperone e il fotofregoli


  26. ^ Su imdb.com



Bibliografia |



  • Oscar Mercatali, Fregoli dal Caffè Concerto al Teatro, Roma, Perino, 1893.

  • Giulio Piccini (Jarro), "Vita di Leopoldo Fregoli" in Il naso di Ermete Novelli, Firenze, Ricci, 1901.

  • Franco Liberati, Leopoldo Fregoli biografia aneddotica, Palermo, Casa Editrice Salvatore Biondo, s.d.

  • Leopoldo Fregoli, Fregoli raccontato da Fregoli Le memorie del mago del trasformismo, Milano, Rizzoli e C. Editori, 1936.

  • Vittoria Ottolenghi, "Fregoli", in Enciclopedia dello Spettacolo Vol. V, Roma, Casa Editrice Le Maschere, 1962.


  • Arturo Brachetti e Leopoldo Fregoli, Fregoli raccontato da Fregoli - Le memorie del mago del trasformismo, Edizioni per lo spettacolo, Volume XVII, Florence Art, Firenze, 2007, ISBN 9788886809979

  • Luigi Colagreco, "Il cinema negli spettacoli di Leopoldo Fregoli" in Bianco & Nero - Bimestrale della Scuola Nazionale del Cinema, a. LXIII n. 3-4, maggio-agosto 2002, con filmografia a cura di Adriano Aprà, ISBN 8831779354

  • Luigi Colagreco, "Scheda su Leopoldo Fregoli e il Fregoligraph" in Le arti multimediali digitali. Storie, tecniche, linguaggi, etiche ed estetiche delle arti del nuovo millennio, a cura di Anna Maria Monteverdi e Andrea Balzola, Garzanti, Milano, 2004, ISBN 8811600170


  • Mario Verdone, Feste e spettacoli a Roma, Newton&Compton, 1993. ISBN 8879830260

  • Alex Rusconi, Fregoli - La biografia, Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2011, ISBN 978-88-6222-180-1.

  • Josè Pantieri, Cinema e comicità in Italia, edizioni MICS 1994 Roma



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |




  • Approfondimento Luigi Colagreco, "Verso la multimedialità? Gli spettacoli di Leopoldo Fregoli fra teatro e cinema" in Ateatro - webzine di cultura teatrale, n. 29 del 15 febbraio 2002.

  • (PDF) Amilcare Foscarini, Leopoldo Fregoli: la comicità che ha fatto storia


  • (EN) Leopoldo Fregoli, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


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