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Frazioni di Castellana Sicula
Castellana SiculaParco delle MadoniePetraliaAsburgoFilippo V di Spagnatratturiprovincia di Palermos.l.m.
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Questa voce o sezione sugli argomenti centri abitati della Sicilia e città metropolitana di Palermo non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. |
Nociazzi frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Palermo |
Comune | Castellana Sicula |
Territorio | |
Coordinate | 37°48′17″N 14°02′16″E / 37.804722°N 14.037778°E37.804722; 14.037778 (Nociazzi) |
Altitudine | 965 m s.l.m. |
Abitanti | 120 (2009) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 90020 |
Prefisso | 0921 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Nociazzi | |
Nociazzi è una frazione del comune di Castellana Sicula, nel Parco delle Madonie, spesso suddivisa in Nociazzi Superiore (o Alto) e Nociazzi Inferiore.
Storia |
I primi insediamenti urbani possono essere fatti risalire alla prima metà de XVII secolo, quando contadini e agricoltori provenienti dai paesi attigui (fra cui la fiorente Petralia), trovarono nella fertile pianura ove sorgerà Castellana ottime possibilità per la coltivazione della terra.
Con datazione incerta fra il XVIII e XVII secolo (plausibilmente fra il 1650 e il 1713, data in cui gli spagnoli cedono in seguito alla pace di Utrecht i domini siciliani agli Asburgo d'Austria) il duca di Ferrandina, feudatario del luogo (comprendente i feudi di Castellana, Fana e Maimone), otterrà da re Filippo V di Spagna lo ius populandi, con il quale ha il diritto di insediare nuovi borghi.
Probabilmente in seguito al matrimonio con Gemma, nobile della famiglia spagnola dei Castellana (o Castelletti, Castellitti o Incastilletta, originaria della Catalogna), in omaggio alla consorte chiamerà la città proprio Castellana e lo stemma sarà presente anche a Nociazzi.
Fra questi borghi di nuova costruzione, ai bordi della pianura sorgono i primi nuclei abitativi di Nociazzi, contigui a una delle quattro Trazzere Regie (o tratturi) che solcavano la pianura e che in quella costituivano uno degli snodi fondamentali per i passaggi del bestiame nella Sicilia centro-settentrionale.
Bisognerà attendere addirittura il XX secolo perché il popolamento nelle campagne giunga massiccio e il comune divenga autonomo nell'ambito della provincia di Palermo.
Il nome deriva probabilmente dai frutti dell'albero di noce, come confermerebbe anche lo stemma a doppio sfondo riprodotto sulla Casina, antico edificio del luogo, raffigurante sulla parte sinistra un leone e un torrione (plausibile riferimento alla famiglia spagnola) e sulla parte destra un leone e un albero di noce.
Altre informazioni |
È dotato di un'area attrezzata (Piano Mulino), di un campetto poliuso, di un ristorante che prende il nome da un lavatoio antico "La Fontana" e di un bar "Per Bacco". Anche un agriturismo: "Agriturismo Terravecchia". C'è una parrocchia devota al SS. Crocifisso, oltreché un distaccamento Forestale della Regione Siciliana e un'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.
Poco lontano si trova il santuario della Madonna dell'Alto (1819 metri s.l.m.), meta di pellegrinaggi ed escursioni.
Famoso è il ballo della Cordella che è stato inventato proprio a Nociazzi dalla famiglia Di Gangi (una delle due famiglie più numerose che allora c'erano assieme ai Troina). La Cordella era un ballo di ringraziamento per il buon raccolto del grano. Esso consiste nell'intrecciare dei nastri, tenuti a giro dai danzatori, ad un palo girando sulle note della tarantella siciliana. Secondo altre fonti il ballo è stato inventato a Petralia Sottana. Bisogna sottolineare che all'epoca dell'invenzione del ballo Nociazzi e Castellana erano entrambi appartenenti al comune di Petralia Sottana, da ciò la disputa sulle origini del ballo.