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Riviste sudafricaneMensili sudafricaniCultura a JohannesburgPeriodici fondati nel 1951Periodici in lingua ingleseBisettimanali sudafricani
Johannesburg1951Jim BaileyNigeriaGhanaAfrica orientaleCédric VincentThomas BoutouxapartheidPeter AbrahamsAlex La GumaNadine GordimerEk'ia MphahleleHenry NxumaloLewis NkosiNat NakasaCan ThembaBob GosaniPeter MagubaneG. R. NaidooJurgen SchadebergGwigwi Mrwebi
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Drum | |
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Stato | Sudafrica |
Lingua | Inglese |
Periodicità | mensile fino al 1965, poi bisettimanale |
Genere | Cultura, società |
Fondazione | 1951 |
Sede | Johannesburg |
Editore | Jim Bailey fino al 1984 |
Record vendite | 500000 |
Sito web | www.drum.co.za/ |
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Drum è una rivista sudafricana. Fu fondata a Johannesburg nel 1951 da Jim Bailey, che ne fu proprietario fino al 1984.
Storia |
Con il tempo la rivista cominciò a pubblicare diverse edizioni in Nigeria (1958-1982), Ghana (1958-1972) e Africa orientale (1957-1992). Per un breve periodo la rivista venne anche pubblicata in francese e distribuita nell'Africa francofona. La rivista finì per circolare anche in Nord America e nelle Antille. Le tiratura della rivista arrivò alle 500.000 copie.
Nel 1965 la rivista da mensile divenne un supplemento bisettimanale del quotidiano The Golden City Post.
Come spiegano Cédric Vincent e Thomas Boutoux[1], nonostante il proprietario fino al 1984 sia stato un bianco, la rivista fu ideata da autori neri e destinata ad un pubblico nero. La rivista mescolava fotoreportage su concerti jazz, incontri di box, concorsi di bellezza e vita notturna al giornalismo di investigazione, relazioni sui processi ai militanti dell'apartheid, articoli di denuncia su prigioni, miniere e condizioni dei lavoratori neri e indiani.
Proprio per essere uno specchio di molti aspetti della vita sudafricana degli anni cinquanta e sessanta ed esercitando un ruolo di denuncia e pressione sociale, la rivista è oggetto di numerosissimi studi a livello locale e internazionale. Sempre per questo ruolo storico centrale, Drum è presentata anche all'interno di esposizioni d'arte e pubblicazioni d'arte, tra le quali si può ricordare The Short Century: Indipendence and Liberation Movements in Africa 1945-1994[2].
Vi hanno collaborato gli scrittori Peter Abrahams, Alex La Guma, Nadine Gordimer e vi si sono formati scrittori quali Ek'ia Mphahlele, Henry Nxumalo ("Mr Drum"), Lewis Nkosi, Nat Nakasa e Can Themba, nonché fotografi come Bob Gosani, Peter Magubane, G. R. Naidoo, Jurgen Schadeberg. In gioventù vi lavorò il sassofonita Gwigwi Mrwebi, nel ruolo di manager della distribuzione.
Note |
^ Thomas Boutoux e Cédric Vincent, Africa Remix Sampler in Africa Remix, Parigi, Centre Pompidou, 2005, 256.
^ The Short Century: Indipendence and Liberation Movements in Africa 1945-1994, (a cura di) Owkui Enwezor, Prestel, Munich-New York, 2001, pp. 496. A cura di Okwui Enwezor, Villa Stuck, Munich (15/02-22/04/2001); Haus der Kulturen der Welt, Berlin (18/05-22/07/2001); Museum of Contemporary Art, Chicago (08/09-30/12/2001); P.S.1 Contemporary Art Center & The Museum of Modern Art, New York (10/02-05/05/2002).